Influenze della preparazione fisica sulla posizione e sull’assetto del cavaliere per il miglioramento della performace nel Dressage

Studio ed investigazione presentato alla Scuola dello Sport – Sport e Salute al Centro di Preparazione Olimpica G. Onesti di Roma in occasione del 23° Corso Nazionale per Tecnici di 4° livello Europeo

Introduzione alla Preparazione Fisica 

Gli sport equestri sono un’arte dove cavaliere e cavallo si uniscono per creare una performance armoniosa. Un aspetto fondamentale di questa armonia è la capacità del cavaliere di muoversi insieme al cavallo in modo leggero ed armonioso, influenzando la velocità, la direzione e l’attività muscolare del cavallo attraverso la coordinazione, la posizione e l’assetto del proprio corpo.

Sviluppo della Coordinazione 

Un cavaliere esperto è in grado di seguire il movimento del cavallo con precisione, mantenendo una connessione sottile ma efficace. Questo livello di coordinazione richiede al cavaliere di imparare inizialmente a seguire passivamente il movimento del cavallo, utilizzando in modo corretto i muscoli del bacino, del tronco, della testa e degli arti. Tale controllo permette al cavaliere di minimizzare gli ostacoli al movimento e alla muscolatura del cavallo.

Sviluppo della Posizione e dell’Assetto 

Questo processo conduce allo sviluppo di una posizione e di un assetto indipendenti, che permettono al cavaliere di mantenere una stabilità dinamica e di muovere diverse parti del corpo in modo indipendente l’una dall’altra, nonostante il movimento del cavallo.

Preparazione Fisica per il Binomio 

Per raggiungere livelli più elevati di performance, sia il cavallo che il cavaliere devono essere sottoposti a una specifica preparazione fisica e atletica. Questo tipo di allenamento mira a migliorare la coordinazione e la risposta neuro-muscolare di entrambi.

Ruolo della Preparazione Fisica nel Dressage

Questo è particolarmente evidente nel Dressage, dove la coordinazione tra cavallo e cavaliere è alla massima espressione. La corretta posizione e assetto del cavaliere durante l’allenamento sono il risultato di un’attività muscolare che richiede capacità di rilassamento e controllo.

Ruolo dei Muscoli nella Postura a Cavallo 

Studi condotti utilizzando l’elettromiografia hanno dimostrato l’importanza dei muscoli nell’mantenimento della postura a cavallo. Ad esempio, i muscoli adduttori sono spesso coinvolti nel tentativo di mantenere la posizione del cavaliere.

Allenamento Fisico Integrativo 

Programmi di allenamento integrativo mirati possono aumentare la forza e il controllo muscolare del cavaliere, migliorando così la sua performance tecnica. Questo è particolarmente vero per i muscoli addominali, che sono essenziali per il controllo e l’equilibrio a cavallo.

Mancanza di Allenamento Fisico nell’Equitazione 

Nonostante l’importanza dell’allenamento fisico nell’equitazione, spesso questa componente viene trascurata. Tuttavia, studi come quello condotto da Mari Zetterqvist Blokhuis evidenziano la necessità di includere la preparazione fisica come parte integrante dell’addestramento dei cavalieri.

Conclusioni 

In conclusione, una corretta preparazione fisica è fondamentale per il successo nel mondo degli sport equestri. Migliorare la coordinazione, la forza e il controllo muscolare non solo beneficia il cavaliere, ma anche il benessere e le prestazioni del cavallo stesso.

Metodo

La metodologia adottata ha seguito due fasi principali:

  1. Analisi Tecnica e Documentale 

Questa fase ha coinvolto un’analisi dettagliata e documentale del Dressage e degli sport equestri, considerando parametri come il contesto italiano ed europeo in termini di vittorie olimpiche nel dressage e nelle discipline del Salto Ostacoli e del Completo. È stata inoltre condotta un’indagine sulla disponibilità di documenti provenienti dalle federazioni equestri europee che definissero la preparazione fisica dei cavalieri nei loro programmi per il livello avanzato, sia per giovani che per senior.

  1. Analisi Qualitativa e Quantitativa 

Questa fase ha comportato un’analisi sia qualitativa che quantitativa della posizione ed assetto di dieci atleti, suddivisi in 3 gruppi: due atleti esperti, due atleti di livello avanzato e sei atleti principianti. La metà dei soggetti di questi tre gruppi praticavano un altro sport tecnico o sono stati sottoposti ad una preparazione fisica specifica, mentre l’altra metà non praticava alcun tipo di attività di supporto all’equitazione. Gli atleti sono stati sottoposti a otto sessioni totali di test in un periodo di 14 settimane e 28 sessioni di allenamento. In quattro sessioni valutative sono stati assegnati dei punteggi da 3 giudici di Dressage. Nelle altre 4 sessioni sono state misurate le accelerazioni alle tre andature passo, trotto e galoppo sull’asse antero-posteriore (AP) tramite sensori inerziali BTS G-Sensor indossabili. Con tutti i gruppi è stato utilizzato lo stesso protocollo di misura. Gli atleti del gruppo 1 sono stati sottoposti a misurazioni con 4 cavalli diversi. Gli atleti del secondo gruppo sono stati sottoposti a misurazioni con 2 cavalli diversi e gli atleti del gruppo 3 hanno utilizzato tutti lo stesso cavallo, con il supporto costante di un istruttore poiché principianti.

Risultati 

Dai dati acquisiti, sia attraverso le valutazioni soggettive dei giudici che tramite i sensori inerziali, è emersa una capacità adattiva, coordinativa e di equilibrio nettamente superiore nei cavalieri che praticano preparazione fisica o che parallelamente praticano sport come danza moderna, atletica e ginnastica artistica.

In particolare, per quanto riguarda i sensori inerziali, si sono rilevati valori sull’asse (AP) che negli atleti che non svolgono preparazione fisica e sono principianti arrivano a superare l’area critica, denotando una maggiore spinta in avanti della colonna del cavaliere. I test sono stati effettuati a tutte e tre le andature e i dati più rilevanti si sono ottenuti al trotto ed al galoppo.

Nei grafici sopra riportati sono visibili, a sinistra la media delle valutazioni espresse dai Giudici nelle 14 settimane che mostrano come gli atleti che praticano attività fisica (colonne blu) influenzino positivamente la performance attraverso posizione ed assetto maggiormente corretti rispetto agli atleti che non praticano una preparazione fisica specifica (colonne rosse), ed a destra la media delle accelerazioni AP al galoppo che mostrano come i cavalieri che non praticano attività fisica raggiungano accelerazioni superiori a 5 g (1 g = 9.81 m/s²), influenzando negativamente la performance e raggiungendo un livello critico anche per la colonna vertebrale (Izzo ed al., 2020).

Conclusioni 

La preparazione fisica è parte integrante della preparazione sportiva, fornendo lo spazio quadro metodologico che è alla base dell’approccio specifico alla formazione. È la somma dei registri d’intervento che, per quanto riguarda la dimensione tecnica e tattica, contribuiscono allo sviluppo della capacità prestazionale dell’atleta attraverso il trattamento dei mezzi fisici necessari per la sua disciplina. La preparazione fisica sta alla performance come la grammatica sta alla poesia (F. Aubert).

Tuttavia, con il presente studio è stato rilevato come i sensori inerziali possano essere applicati al fine di un’analisi della tecnica ed in particolare della posizione e dell’assetto del cavaliere in modo da apportare modifiche ai protocolli di allenamento (preparazione fisica) del cavaliere affinché si possano massimizzare le prestazioni nella performance del binomio e così minimizzare le interferenze con la muscolatura del cavallo.

I dati acquisiti, sia con l’analisi quantitativa data dai giudizi dei giudici a che con quella effettuata con l’utilizzo dei sensori inerziali, permettono di evidenziare come l’unione tra cavallo e cavaliere sia correlata strettamente all’utilizzo degli aiuti, in particolare di posizione ed assetto, il cui corretto uso è dato dallo sviluppo della muscolatura profonda dell’atleta.

La posizione ed assetto del cavaliere può essere perfezionata potenziando il CORE, a cui può essere attribuita una notevole importanza nell’espressione funzionale del cavaliere. Pertanto, analizzando i dati acquisiti e la letteratura scientifica, è evidente che una carenza del trofismo muscolare del CORE del cavaliere diventa responsabile di una minor performance atletica dello stesso, che si riflette negativamente su quella del cavallo, causando talvolta scompensi muscolo-articolari ed asimmetrie.

Il presente lavoro presenta l’obiettivo, ai fini del miglioramento della performance del binomio cavallocavaliere, di sottolineare come sia necessario adattare i protocolli di allenamento dei cavalieri con programmi di allenamento mirati per il rinforzo e potenziamento del CORE, che comprendano tre tipologie di movimenti: l’anti-estensione, l’anti-flessione e l’anti-rotazione. Questo perché tutti e tre corrispondono a gruppi muscolari fondamentali per il cavaliere e nella disciplina del Dressage. L’anti-estensione è la funzione principale dei muscoli anteriori del CORE e devono essere allenati come stabilizzatori e non come flessori del busto. L’anti-flessione laterale invece viene esercitata dal quadrato dei lombi e dagli obliqui ed il loro rinforzo è necessario al fine di stabilizzare le anche ed il bacino. L’anti-rotazione è la forza che il cavaliere dovrà sviluppare attraverso una progressione di esercizi, poiché costituisce il movimento cardinale dell’allenamento del CORE. Il rinforzo di quest’ultima porterà il cavaliere a minimizzare i movimenti di rotazione della colonna in sicurezza.

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