Il Dressage: disciplina necessaria per il corretto sviluppo fisico ed atletico del cavallo atleta

Introduzione

 Scopo del Dressage è lo sviluppo del Cavallo in un Atleta sereno (felice) attraverso una educazione armoniosa. Come risultato, il Dressage rende il Cavallo calmo, morbido, sciolto e flessibile, ma anche fiducioso, attento e disponibile, raggiungendo così una perfetta intesa con il proprio Atleta.

Il Dressage è una disciplina olimpica derivante dall’Equitazione Classica. La parola Dressage dal francese significa addestramento e per l’appunto l’arte di saper addestrare ed allenare un cavallo a prescindere dalla specifica disciplina equestre. Il lavoro in piano così come siamo abituati a sentirlo e praticarlo non è altro che Dressage. Per avere un completo sviluppo fisico, ma anche psichico, è necessario ambire ad un alto livello di addestramento al fine di ottenere un cavallo atleta elastico e flessibile
Un cavallo di qualsiasi disciplina, come salto ostacoli o completo, per poter essere preparato fisicamente deve fare esercizi di decontrazione come passi laterali o lavorare su due piste, seguendo una metodologia di allenamento ben precisa presente nel Dressage.

Seguendo sempre le linee guida dettate dalla scala del training del Dressage è importante concentrarsi nell’ addestramento del cavallo sin dalla sua giovane età sull’utilizzo frequente di esercizi laterali che migliorano la flessibilità ed elasticità, equilibrando o uno scarso sviluppo della muscolatura del dorso e quindi permettendo che questi muscoli lavorino e si sviluppino correttamente, o un ipertrofia del dorso che può causare rigidità a causa di un sovrallenamento.  

Analisi degli arti anteriori durante i movimenti laterali al passo ed al trotto


Durante l’esecuzione di movimenti laterali o su due piste, specialmente al passo ed al trotto, si possono identificare due fasi
Durante l’abduzione (apertura), l’arto situato sul lato dove si svolge lo spostamento laterale si allontana dal piano mediano. Allo stesso tempo, l’arto in appoggio spinge e allontana il corpo del cavallo dal piano mediano nella direzione del movimento.

Durante l’adduzione (incrocio), l’arto situato sul lato dove si svolge il movimento è in appoggio e tira il corpo del cavallo in quella direzione. L’arto contro-laterale è in fase di sospensione e si incrocia davanti all’altro durante la protrazione (inizia la fase di appoggio).
In ognuna di queste fasi, le azioni dell’apparato muscolo-scheletrico sono particolari e specifiche per quel movimento.

Conclusioni

Abduzione (fase di apertura)
In conclusione, l’abduzione degli arti anteriori durante questi movimenti, promuove lo sviluppo dei muscoli anatomicamente situati sull’aspetto laterale della spalla e del garrese (infraspinato, deltoide, trapezio e romboide), e induce l’allungamento e l’elasticità dei muscoli pettorali (in particolare del pettorale discendente e del trasverso).Il lavoro svolto dagli stessi muscoli su entrambi i lati del cavallo non è identico durante i movimenti laterali, pertanto è necessario fare un allenamento simmetrico combinando movimenti verso destra e verso sinistra. L’allungamento dei muscoli pettorali facilita l’attività indipendente degli anteriori relativamente al torace e contribuisce all’aumento dell’ampiezza della falcata. 

Adduzione (fase di incrocio)
Per quanto riguarda l’adduzione, la conclusione è che questa determina l’allungamento dei muscoli deltoide e infraspinato. L’adduzione e l’incrocio degli arti anteriori richiedono un’intensa contrazione concentrica dei muscoli pettorale discendente e trasverso. Il potenziamento di questi prepara il cavallo a movimenti più complessi. Infine, l’adduzione degli arti anteriori durante i movimenti laterali comporta l’allungamento dei muscoli deltoide e tricipite brachiale, necessario all’apertura degli angoli articolari prima della fase di ricezione da un salto. Quindi, è possibile evidenziare come i movimenti laterali rappresentano un eccellente esercizio di base dove le variazioni in lunghezza (contrazione concentrica ed eccentrica) promuovono lo sviluppo e la flessibilità dei muscoli pettorali e di quelli dell’aspetto laterale della spalla. L’attivazione di questi muscoli permette l’esecuzione di movimenti specifici e complicati come ad esempio la chiusura degli arti anteriori su un salto e le piroette nel dressage. I movimenti laterali sono l’espressione dinamica di una combinazione di movimenti collaterali (adduzione-abduzione) e di rotazione, che prendono primariamente luogo nell’articolazione della spalla (articolazione scapolo-omerale).

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Fonte:  

– Stefano Pais – Istruttore FISE 2° liv. Dressage, Tecnico FISE 3° liv. EC, Tecnico 4° liv. Europeo SdS
– ⁠Norme integrative tecniche al Regolamento Dressage FISE
– Jean Marie Denoix, Biomeccanica e allenamento del cavallo, 2016, EMSI

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